lunedì, agosto 18, 2008

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I giudici gli riconoscono un punteggio più basso del dovuto
Oro e argento a due cinesi. Lui: "Peccato, avevo fatto tutto bene"

Anelli, Coppolino danneggiato
Esercizio da podio, ma è quarto

Anelli, Coppolino danneggiato Esercizio da podio, ma è quarto

Andrea Coppolino

PECHINO - Ancora un arbitraggio contrario, ancora amarezza e proteste nel clan azzurro. Questa volta succede nella ginnastica. La "vittima" è Andrea Coppolino nel concorso individuale agli anelli. Il ragazzo di Novedrate (Como) disegna un esercizio che tutti giudicano ottimo e che lui stesso definisce "da medaglia". I giudici non la pensano allo stesso modo e lo relegano al quarto posto su sei finalisti. Medaglia d'oro al cinese Yibing Chen (16,600), argento al connazionale Wei Yang (16,425), bronzo all'ucraino Oleksandr Vorobiov (16,325). Coppolino riceve 16,225. Matteo Morandi chiude al sesto posto (16,200).

Il ginnasta (29 anni) è più amareggiato che arrabbiato e la sua protesta molto misurata: "Mi aspettavo di più. Ho fatto un ottimo esercizio e l'uscita è andata bene. Purtroppo il giudizio è questo. Ero da podio". Poi aggiunge: "Sono comunque soddisfatto della mia prestazione. L'Olimpiade resta una un'esperienza unica".

(18 agosto 2008)

Vezzali, Granbassi, Trillini e Salvatori scoprono all'aeroporto la discriminazione
E parte la protesta: "Noi medagliate, loro eliminati e ci trattano così?

'Noi in economica, loro in business'
Le fiorettiste contro i calciatori

'Noi in economica, loro in business' Le fiorettiste contro i calciatori

La Vezzali e Minguzzi, due ori azzurri al rientro a Fiumicino

PECHINO - Il calcio e gli altri sport non si amano prima, figuriamoci durante le Olimpiadi. "Non siamo calciatori" è uno dei tormentoni ascoltati in questi giorni, un accenno polemico che significa tutto: non guadagniamo come calciatori, quindi ci devono detassare; non ci alleniamo poco come i calciatori; non siamo viziati come i calciatori; non siamo facce da reality come i calciatori.

Ma l'allergia tra i campioni olimpici ed il pallone a Pechino è diventata insopportabile ieri, domenica, la mattina in Cina, notte fonda in Italia. All'aeroporto intercontinentale, dove si stava per imbarcare parte della spedizione azzurra che aveva terminato la sua avventura olimpica.

Al check-in dell'Air China si sono presentate le ragazze del fioretto femminile, pronte ad imbarcarsi sul volo delle 13,30. Valentina Vezzali, Margherita Granbassi, Giovanna Trillini e Ilaria Salvatori, reduci dalla medaglia di bronzo nel torneo a squadre, si sono avvicinate al gate coi loro biglietti di classe economica, per scoprire che sullo stesso volo viaggiava la nazionale di calcio eliminata malamente dal Belgio nei quarti di finale.

Con disappunto, le fiorettiste hanno scoperto che Giovinco & C. avrebbero goduto di posti in classe business, mentre loro quattro si sarebbero arrangiate in spazi molto meno confortevoli nel lungo viaggio dalla Cina a Roma. "Ma come, noi abbiamo vinto un oro e due bronzi e ci trattano così, mentre loro che non hanno vinto niente se ne staranno in business?" uno dei commenti più pacati.

Ai calciatori in fondo è andata bene: avrebbero potuto fare il viaggio di ritorno coi pugili " Tatanka" Russo o Cammarelle.

(18 agosto 2008)