domenica, novembre 26, 2006

FORTITUDO

La Climamio ritrova la vittoria

La cura Ataman comincia a dare i suoi frutti. La Fortitudo rimane una squadra assemblata male, ma la saggia guida del tecnico turco fa ben sperare a giudicare da qualche sprazzoi di bel gioco

Bologna, 25 novembre 2006 - Una vittoria per ritrovare il sorris o, due punti per migliorare la classifica disastrosa e qualche sprazzo di gioco in velocita' per lasciar capire che forse la nuova guida di Ataman (al debutto ufficiale in panchina) potra' far crescere una Climamio che comunque sembra sempre assemblata male. Solo nei due minuti finali e' arrivata la certezza del successo contro una modesta Legea che pero', dopo essere scivolata a -15, e' tornata a -8 al' 38' (88-80) e con la palla in mano. L'ha buttata via e la partita e' finita li'. Sarebbe stata ancora piu' dura se nel primo tempo, in costante equilibrio, tra quelli di Scafati non avesse giocato quasi da solo Martinez, bravissimo nel liberarsi per il tiro e caricare di falli Thomas e Evtimov. Al riposo con 15 punti, Martinez ne ha segnati solo sei nella ripresa (finendo comunque con 9/13 e 10 rimbalzi) e la Legea staccata di 13 gia' al 26 (59-46) e rimasta attaccata alla partita solo per qualche nefandezza della Climamio, qualche tiro da tre di Lauwers e Jagodnik, il risveglio parziale di un Apodaca prima disastroso. Alla fine pero' ha trovato la mira Bluthental (10/16 totale dopo un primo tempo con 2/8) e Edney con le sue entrate ha aperto la difesa (anche a zona) della Legea. Il migliore, e soprattutto il piu' continuo della Fortitudo, e' stato comunque Thomas che, nonostante il brutto compito di vedersela con Martinez, ha portato a casa 14 rimbalzi, ha subito 7 falli, ha recuperato quattro palloni e ha chiuso con un eccellente 6/7 al tiro.

Il tabellino

CLIMAMIO BOLOGNA: Edney 15, Mancinelli 2, Shumpert 7, Belinelli 15, Hamann 6, Cavaliero, Evtimov 5, Blutenthal 26, Ress ne,Thomas 16, Chiarini ne, Fultz ne.Allenatore: Ataman.

LEGEA SCAFATI: Salvi, Rajola 7, Apodaca 12, Smith 7, Rombaldoni, Szewczyk 5, Guadagnola ne, Pagano ne, Sanders, Martinez 21,Jagodnik 16, Lauwers 14.Allenatore: Petrovic.

ARBITRI: D'Este-Tullio-Gori.

NOTE: parziali 24-20, 40-37, 69-58.

Tiri liberi Climamio 21/30, Legea 14/19.

Usciti per cinque falli: Jagodnik, Lauwers.

VIRTUS

Mc Intyre show
VidiVici cade alla fine
Siena in vetta solitaria

Terrell McIntyre negli ultimi due minuti ne fa tredici e vince la partita. Questa, in breve, la differenza vista in campo a Siena in una partita giocata punto a punto, dove la Virtus, a più quattro dal termine, si fa sorprendere

Siena, 25 novembre 2006 - Tredici punti in due minuti per ribaltare la partita. E' il marchio di Terrell McIntyre, che per la terza volta in stagione segna i canestri del successo per la Montepaschi e stavolta lo fa nell'occasione piu' importante, lo scontro diretto tra le due capolista del campionato. Il 90-83 sulla Vidivici incorona Siena come battistrada solitaria del campionato, ma dice pure che nella lotta di vertice c'e' anche Bologna. A tre minuti dalla fine gli ospiti erano sul 73-77 e a un passo dal colpaccio, prima del 15-1 casalingo che ha rivoltato il match come un calzino. Il tono agonistico e' stato quello dello scontro diretto tra le prime in classifica, ingentilito pero' dalle giocate di granclasse di Forte (20 punti) da una parte e Best (15) dall'altra. Su questi due personaggi si e' retta la trama della gara nella sua parte centrale, prima del colpo di scena finale e dopo che in avvio le due squadre avevano fatto vedere le loro migliori doti. Non tanto la sfida tra il miglior attacco e la miglior difesa del campionato, quanto il confronto tra una squadra come la Montepaschi capace di produrre una gran mole di gioco (fino al 18-5 al 7') e un'altra come Bologna in grado di capitalizzare al meglio i propri sforzi, rientrando gia' sul 32-30 al 16' abbassando le percentuali avversarie e trovando canestri da fuori con Giovannoni (15 punti) e Vukcevic (14). Impattato qui il match in un lungo punto a punto, nel finale la scaltrezza ospite e la capacita' di Best di innescare i propri compagni sembrava indirizzare il primato solitario sulla strada di Bologna, sul +4 a tre minuti dal termine. Poi il banco e' saltato con i due minuti paradisiaci di McIntyre, fotografati non solo dai 13 punti segnati, 24 in tutto: falli conquistati (10 alla fine), capacita' di attaccare gli spazi lasciati dalla Virtus ma anche di incidere in difesa. Con lui Siena vola prima da sola.

Il tabellino

MONTEPASCHI SIENA: Forte 20, McIntyre 24, Baxter 4, Boisa 2, Eze 10, Carraretto, Sato 12, Datome, D'Ercole ne, Kaukenas 15,Lechthaler ne, Stonerook 3.Allenatore: Pianigiani.

VIDIVICI BOLOGNA: Bennermann 3, Best 15, Blizzard 9, Drejer 4, Crosariol 2, Giovannoni 15, Gugliotta 3, Vukcevic 14, Lang 6,Masciadri ne, Davison 7, Michelori 5.Allenatore: Markovski.

ARBITRI: Paternico'-Sahin-Capurro.

NOTE: parziali 24-14, 42-38, 67-62.

Tiri liberi Montepaschi 26/35, VidiVici 14/21.

Usciti per cinque falli: Lang, Michelori

venerdì, novembre 24, 2006

VIRTUS

LANG, MESSAGGIO D’AMORE

«Quando ho saputo dell’arrivo di Best e Davison ho pensato: correremo
La Nba? Impazzirei a stare sempre in panca. Vorrei crescere in bianconero
Travis è il nostro “generale”. Aspettiamo di Bella: abbiamo bisogno di lui»


Non sono piaciute tanto, le
sue movenze da ballerino
del parquet, ai bruti dell'AEL
Limassol: caviglia
sinistra gonfia, e riposo
precauzionale per Kr i s
Lang. La cosa non dovrebbe
pregiudicare il suo utilizzo
sabato sera al Palasclavo,
però. «Ci sarò, anche
se dopo il calcio che ho
preso mi sono dovuto fermare.
Vuol dire che in questi
allenamenti mi limiterò
a ballare sul posto, per non
perdere il ritmo». Lang è
una delle sorprese di questa
stagione virtussina, con un
bilancio che rende l'incontro
con la Montepaschi il
main-event del fine settimana.
«In estate non ero
sicuro di quella che sarebbe
stata la squadra, dato che il
mercato era ancora in corso
e le voci giravano. Poi
quando ho saputo dell'arrivo
di Travis Best e di Bennett
Davison, ho capito che
saremmo stati competitivi,
e soprattutto in grado di
reggere le tante aspettative
del nostro pubblico. È anche
vero che una delle chiavi
di questi recenti buoni
risultati è il fatto di aver
potuto mantenere tanti
protagonisti della stagione
scorsa: quando conosci bene
i tuoi compagni, li capisci
a occhi chiusi, sai come
giocano, e le cose sono
più semplici». Non è però,
questa, la filosofia di tante
squadre europee, che ogni
estate ribaltano da cima a
fondo il proprio roster: «È
vero, e se è frustrante per i
tifosi dover cambiare beniamini
ogni anno, lo è anche
per i giocatori, che non
sanno mai dove la propria
carriera li porterà. A me
quest'anno è andata bene,
dal momento che sono rimasto
a Bologna, ma cambiare
tanto crea solo confusione
». Una promessa di
intenti? «Fosse per me resterei
qui, io e la mia famiglia
amiamo la città, e
vorrei davvero aiutare la
Virtus a crescere ancora.
Eurolega? Magari, ma
sempre con i colori bianconeri
». Nemmeno un
pensiero all'NBA? «Se devo
essere sincero no. Poi
non capisco i giocatori che,
ad una carriera di gioco e
soddisfazioni in Europa,
preferiscono fare panchina
in una squadra NBA. Io
non ce la farei, a stare sempre
seduto, e limitarmi ad
applaudire, ne uscirei pazzo
».
13 punti di media, roba non
immediata per un lungo, in
questo basket fatto troppo
spesso di solo tiro da 3; settimo
nella classifica recuperi,
decimo nella valutazione,
e secondo come percentuale
da due punti: «È
un piacere per me continuare
a sorprendere il pubblico,
ma le soddisfazioni
migliori arrivano quando
vinci. Vanno bene i punti,
ma contano le vittorie: come
nel derby, dove non ho
segnato tanto, ma dove abbiamo
vissuto una serata
meravigliosa, eccitante, sapendo
quanto era importante
per i nostri tifosi. Vorrei
poter vivere altri momenti
come quello». Ma
quale è, il segreto di una
difesa inespugnabile come
la rocca di Gibilterra? «Il
fatto che coach Markovski
abbia deciso di chiamare in
squadra giocatori che siano
prima di tutti difensori
nella testa, a differenza di
altri che, l'anno scorso, davano
più importanza alle
proprie cifre. Poi un'altra
chiave è il lavoro di Travis
Best: lo chiamiamo “il generale
del parquet”, perchè
riesce a tenere tutto sotto
controllo». Un pensiero
poi a Fabio Di Bella, protagonista
della vittoria virtussina
lo scorso anno,
sempre di sabato, in terra di
Toscana. «Abbiamo davvero
tanto bisogno di lui, e
sono contento che stia cominciando
a riprendersi.
Perchè Fabio è Fabio».


ENRICO FAGGIANO

FORTITUDO

MARTINELLI SPOSA IL PENSIERO ATAMAN

L’analisi del presidente dopo il ko col Tau: «Il coach ha ragione, l’attacco deve migliorare
Shumpert? Non è sereno. Non ascolto le voci su Belinelli, devo cercare di risolvere questi problemi»



Il giorno dopo, Michele
M ar ti ne l li cerca di
guardare soltanto avanti.
Certo, se gli chiedi
come va ti risponde
«male». Sportivamente
parlando, s’intende.
Ma non vuole sentire
più di tanto il dolore
della caduta col Tau.
La quinta di fila, è vero.
Ma cercando segnali di
rinascita.
«Il fatto è che abbiamo
perso di dieci punti fuori
casa, per di più contro
una squadra come il
Tau. E senza un giocatore
decisivo come
Edney. I numeri bisogna
tenerli sempre sotto
gli occhi, sono importanti
».
I numeri, e l’impressione
a guardarla, dicono
anche di una partita che
a metà strada sembrava
chiusa, e di una forbice
allargata fino a -22 a
ridosso della mezz’ora.
Come se la truppa di
Perasovic a un certo
punto avesse alzato il
piede dall’accelleratore.
Martinelli non la
legge così. «È vero che
siamo stati sotto di oltre
venti punti, ma è
anche vero, e l’ho detto,
che il risultato finale dice
che la differenza è di
dieci punti. E non o
quale squadra che voglia
fare strada in Europa
possa decidere di
tirare i remi in barca,
contro qualunque avversario
».
Sono qui, dunque, in
questo rush finale dell’Aquila
che vogliamo
immaginare vero e intenso,
le speranze in un
futuro migliore. «Non
dobbiamo dimenticare
che abbiamo un nuovo
allenatore, che per il
succedersi degli impegni
di un calendario fittissimo
non ha ancora
potuto mettere mano
decentemente ai meccanismi
della squadra.
Certo, il ritmo delle
partite è frenetico, ma
Ataman deve avere il
giusto tempo per dare
la sua impronta a questo
gruppo».
Intanto lo osserva e
trae conclusioni diverse
da quelle del suo predecessore.
Dice, per esempio,
che il problema
vero sta nell’attacco.
«E personalmente devo
dire che anche a me pareva
che le cose stessero
in questo modo. L’ho
anche detto più volte.
Se è vero che in questa
squadra ci sono attaccanti
molto prolifici, mi
domando quale sarebbe
la nostra classifica se
avessimo tenuto una
media di ottanta, ottantacinque
punti a partita.
Immaginiamo una
Fortitudo che viaggia a
83 per gara: quante ne
avremmo lasciate per
strada?»
Resta un problema di
uomini. Shumpert, per
dire una banalità. Evanescente
anche a Vitoria.
«È un giocatore che
non sembra avere la
giusta serenità per rendere
al meglio». Un giocatore
che ha un piede e
mezzo fuori dal mondo
dell’Aquila, anche se
Martinelli non lo dice.
Dice, invece, di A bdul-
Wahad, che già era
un pallino in tempi non
sospetti. Che oggi è arrivato
e in qualche modo
sta rispondendo alle
sollecitazioni. «Ovviamente
fin qui ha fatto
solo visite mediche e test
attitudinali. Bisogna
vederlo al lavoro con la
palla, vicino ai compagni.
Ma è indubbio che
sia un giocatore di qualità
assoluta». Quasi un’investitura,
e tesseramento
più vicino.
Belinelli, infine. Non ci
sta, Martinelli, a dar
fiato alle voci che lo
vorrebbero in partenza
con l’anno nuovo.
Smentite dai fratelli,
peraltro. «C’è tanta
gente che ha tirato in
aria questa robaccia, e
gli è ricaduta in testa. Io
l’avverto, questa “cupio
dissolvi” che aleggia
nell’aria. Non posso
farci niente, ognuno è
libero di esprimere opinioni.
Io so che quando
ci sono i problemi
bisogna risolverli, non
commentarli. Noi porveremo
a risolverli».


MARCO TAROZZI

mercoledì, novembre 22, 2006

BENEDETTO XIV

LA BENEDETTO XIV NON DEVE SPARIRE!!! ...SOSTENIAMOLA!!!
LA FOSSA SE NE VA IN SARDEGNA PER 2 GIORNI... IL 25 e 26 NOVEMBRE NON VENITECI A CERCARE, SIAMO SULL'ISOLA... CE NE ANDIAMO TUTTI A PORTO TORRES!!!


La BENEDETTO XIV ha bisogno del sostegno dei suoi tifosi, ora più che mai!!! "CENTO SVEGLIATI", che la FOSSA non molla!!!

"LA BENEDETTO XIV NON DEVE SPARIRE...!!!"

COMUNICATO della "FOSSA dei LEONI" Cento in merito agli ultimi sviluppi di questa intricatissima vicenda societaria: ECCO COSA PROPONIAMO NOI... CENTO "SVEGLIATI" e segui la FOSSA!!!Nonostante tutto quello che è capitato la scorsa settimana, come conseguenza dell’ennesima crisi scoppiata in ambito societario, domenica la Benedetto XIV è tornata da Ancona con un’altra vittoria, rinsaldando la sua ottima posizione in classifica nel campionato di B1. Come sempre noi tifosi eravamo al nostro posto sugli spalti, ad incitare la squadra per tentare, insieme con loro, di mettere da parte per un attimo le brutte vicende societarie e pensare solamente al lato sportivo. Continuare di questo passo, però, non è facile. Stiamo vivendo una situazione veramente pesante che, per ora, non sembra essere migliorata di una virgola, anzi… Sono giusto di ieri nuove dichiarazioni di Coach Furlani sui giornali a rimarcare come sia ancora molto grave la situazione della Benedetto XIV. Non ci sarebbero adeguate garanzie economiche per continuare. Inoltre, voci allarmanti continuano a rincorrersi; si parla di sponsor che hanno mancato la parola data, di altri per i quali la quota di sponsorizzazione sarebbe, al momento, bloccata (da chi e perché???)… Insomma, c’è tanta confusione e c’è ben poco di cui gioire, quindi, per una nuova vittoria “sul campo” se, a distanza di oltre una settimana dalla nostra protesta attuata al PalaBenedetto sabato scorso, il comunque lodevole gesto del Comm. Salustro (che è intervenuto in prima persona per saldare gli arretrati e liquidare la mensilità corrente) non è stato, purtroppo, sin qui seguito da nessun’altra azione, da parte di chi di dovere. L’intervento effettuato ha consentito alla squadra di affrontare la già archiviata trasferta di Ancona e le permetterà di affrontare la prossima, in programma sabato prossimo a Porto Torres. E poi siamo da capo un’altra volta… Ma quanto potrà ancora durare una situazione del genere? Siamo molto preoccupati per la piega che stanno prendendo le cose e, per come la vediamo noi, fino a che non avrà luogo, nelle opportune sedi, per lo meno un incontro tra tutte le parti interessate, per discutere a fondo e con senso del dovere della vicenda, la questione non si potrà mai tentare di risolvere!!! E’ inutile continuare a voler tenere insabbiate le cose, la Benedetto XIV è un patrimonio di tutta la città e, perciò, tutti sono chiamati a metterci la faccia una volte per tutte se si vuole salvare la prima realtà sportiva del territorio. Il tempo a disposizione utile per poter “fare qualcosa” sta per finire ed è giunta l’ora che l’Amministrazione Comunale, la vecchia dirigenza, gli attuali dirigenti della srl, gli imprenditori del territorio e tutti i tifosi che hanno veramente a cuore le sorti della Benedetto XIV si incontrino, ora o mai più!!! …Vogliamo provare di fare seguire dei “fatti” alle tante “parole” dette da troppe persone in questa ultima convulsa settimana? La gente vuole e deve sapere realmente come stanno le cose e noi tifosi siamo stanchi di dichiarazioni di facciata e di promesse non mantenute!!! Prima che ci si trovi costretti ad adottare altri tipi di protesta, ancora più plateali di quelle già effettuate, prima che la Piazza venga riempita nuovamente, noi vogliamo credere che, tutti insieme, ancora qualcosa si possa fare e la nostra parte siamo intenzionati a farla. Di idee in serbo ne abbiamo più di una, ma sicuramente quella che al momento riteniamo più importante e significativa è di organizzare un dibattito pubblico sul futuro della Benedetto XIV, da farsi magari al PalaBenedetto, entro pochi giorni, aperto a tutta la cittadinanza e al quale siano presenti tutte le parti chiamate in causa in precedenza. Sarebbe questo un modo serio e diretto per poter capire come stanno veramente le cose, per vedere cosa effettivamente si può fare e anche per verificare qual è l’interesse della città attorno a tutta la vicenda, cosa per altro non poi così scontata come sembra… Anche se non dovremmo essere sempre noi tifosi a interessarci per primi a certe cose e a tentare di risolvere le situazioni, specialmente quelle più scottanti, il nostro entusiasmo, la nostra passione e la nostra incoscienza non hanno limiti… Noi non abbiamo intenzione di rassegnarci e ci attendiamo risposte!!! La Fossa non è intenzionata a fare morire “in silenzio” la Benedetto XIV, questo è bene che tutti se lo mettano chiaro nella testa… E intanto Noi sabato andiamo a Porto Torres!!!

Direttivo "Fossa dei Leoni" Cento

martedì, novembre 14, 2006

FRANCESCO "FRANZ" VIRGILI


CONFESSIONI A "DON" PROVASI- FRANCESCO VIRGILI UN CUORE FERRARESE NEL CUORE DELLA CARIFE

10/11/2006 - Un ragazzo normale con un sogno speciale

I ritrovi con gli amici, qualche serata con la ragazza, le lezioni all´università, infine un po´ di sport in palestra. Tutto normale, in linea con le aspirazione di un ventenne pieno di entusiasmo e con la testa sulle spalle. Se non fosse che una delle occupazioni di Francesco Virgili tanto normale non è. Perché quella fatica, tanta, fatta in palestra catapulta "Franz" nel mondo del basket professionistico. Una bella storia, di chi è cresciuto vedendo crescere la società nella quale giocava, fino a raggiungere la lista dei dieci che scendono in campo la domenica in Legadue, fino a sentire il suo nome pronunciato dallo speaker del Palasport.Cose grosse, a maggior ragione per un ferrarese vero. Ma le coordinate non cambiano. Anzi, l´intervista è incastrata tra un allenamento e una corsa a casa per tornare sui libri.
"Domani avrò il mio primo esame all´università: fisica. Dovrei essere abbastanza pronto, ma non si sa mai. Insomma, al liceo avevo anche scelto l´indirizzo scientifico-tecnologico; diciamo che non è arabo per me".
L´esame di fisica a scienze motorie: parti subito forte...
"In realtà il mio primo obiettivo era iscrivermi a fisioterapia, ma c´era il numero chiuso ed era davvero tanto impegnativo per la frequenza. Così ho optato per qualcosa comunque simile. Non ho mai concepito l´idea di iscriversi all´università tanto per fare: è una scelta ponderata, se la fai devi essere convinto".
Quindi domani sarai all´esordio tra i banchi dell´ateneo. Nella tua vita c´è però stato un altro importante esordio l´anno scorso, quello in Legadue. Ricordi?
"Già avevo fatto una comparsata contro Rieti, ma la prova del fuoco è stata a Trapani, con i primi punti segnati; come dimenticarsene?! Due liberi messi a segno, con Foiera che continuava ad urlarmi di stare calmo. Poi ho cercato di pensare ad altro, e sono andati bene. Il bello di quella partita è che l´abbiamo portata a casa con punti decisivi di Cecchettin e miei; insomma, il decimo e l´undicesimo uomo".
E quest´anno la promozione nei dieci...
"E´ un discorso che parte da lontano; già a metà della scorsa stagione mi avevano ventilato l´ipotesi che potesse succedere. L´ho vissuto come uno splendido traguardo, ma con la consapevolezza che una volta tagliato sarebbe cominciata una gara ben più impegnativa: dimostrare giorno dopo giorno di meritarmi la fiducia, e dare il mio contributo al gruppo".
Valli cosa dice?
"Mi sta addosso, è un rimbrotto continuo, come peraltro è giusto che sia. Magari all´inizio può frustrarti essere sempre nell´occhio del ciclone del coach, ma io credo che sia un atteggiamento molto positivo: significa che ci tiene a te, che ti vuole far crescere, che crede nelle tue potenzialità. A me non resta che stare attento, e ascoltare sempre tutto ciò che mi viene detto".
Anche da parte di compagni più esperti?
"Tutti, a loro modo, cercano di consigliarmi. Foiera è sempre lì che mi spiega dove devo passare sui pick and roll. Quanto agli americani, impari anche solo nel cercare di stargli dietro per tutto l´allenamento: loro sì che ti fanno correre! Poi con loro mi alleno anche in inglese, un altro esame che presto dovrò fare all´università. Diciamo che mi sparo un paio d´ore di conversation gratuita ogni giorno".
Torniamo a quei primi punti di Trapani; una volta segnati, non hai temuto per i tuoi ricci?
"In due anni di prima squadra, ho dovuto fare i conti con diverse prime volte. L´esordio, la patente, i primi punti: finora me la sono sempre cavata portando le paste. Diciamo che in questa squadra il nonnismo è abbastanza limitato: ho compagni magnanimi. E poi se mi facessi un taglio corto, credo che la mia ragazza non sarebbe per niente contenta".
Pensi mai all´idea di fare del basket il tuo lavoro?
"Ci penso spesso, dentro di me. Ma devo ancora bene capire quali siano i miei limiti e le mie potenzialità. So comunque di avere a disposizione una grande stagione. Con mia sorella, che ho coinvolto nella passione per il basket tanto che adesso ha cominciato a fare l´ufficiale di campo, scherziamo spesso: le dico che fra qualche anno lei sarà a fare il tavolo al Palasport, e potrà segnare sul referto i miei punti".
Certo, vivere tutto questo nella squadra della propria infanzia, nella propria città, è un bel vantaggio?
"E se penso che ogni domenica ho anche un drappello di tifosi personali! Ti dico la verità, verso i 14 anni avevo avuto l´opportunità di andare alla Fortitudo; per motivi legati allo studio e alla famiglia la cosa non è andata in porto, e per un po´ di tempo l´ho vissuta con grande rimpianto. Adesso credo che sia andata meglio così".
E cosa ti ha detto Alberto Morea, il tuo allenatore storico?"
Alberto è la persona che mi conosce di più al di fuori della mia famiglia. Mi ha seguito nell´intera trafila delle giovanili; ma in un certo senso posso dire di averlo visto crescere anche io, dai giovani fino al ruolo di vice coach in Legadue. Lui non smette mai di starmi vicino, e cura gli aspetti sia tecnici che mentali, lavorando molto sulla mia concentrazione. Quando è stato ufficializzato il mio inserimento nel roster ha detto quello che peraltro mi ripete ogni giorno: `impegnati, dimostra ogni minuto che hai voglia di esserci, e sfrutta l´occasione´. E´ quello che spero di riuscire a fare. Ma adesso vado a dare l´ultimo ripasso al libro di fisica".

Matteo Provasi

UNDER 21 ECCELLENZA



ANZOLA – S.B. CAVRIAGO 85 – 68
(15-16; 40-28; 62-54)


Anzola: Bergamini 10, Lambertini, Di Tizio 9, Albertini 25, Coppeta, Fragomeni, Degli Esposti 15, Bonatti 13, Benuzzi 9, Massari 2, Sganzerla. All. Brambilla.

Cavriago: Gala, Ghirardini 11, Ottolini 4, Codeluppi 5, Giaroli, Grosso, Onesti 2, Colombo 26, Giardina 6, Leoni 1, Reverberi 15. All. Fontanesi.


Classifica: Fortitudo 10; Reggiana 8; Medusa, Santarcangelo 6; S.B. Cavriago 4, Anzola 4; Gandino 2; Pallavicini, Falco Azzurro Ferrara 0.

Anzola e Medusa una partita in meno.

lunedì, novembre 13, 2006

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

LETTERA APERTA DEL BASKET FINALE EMILIA



Il basket agonizza, intere squadre rischiano di sparire, questo ci ha portato a chiederci: siamo effettivamente una società di incapaci? No, abbiamo fatto tutto il possibile!

I problemi nascono dall’indifferenza dell’amministrazione, il cui attuale assessore allo sport, ad esempio, dopo più di un anno, non ha nemmeno presentato il suo programma, e dai responsabili degli impianti, che sembrano avere un unico scopo: lucrare. I nostri spazi orari sono subordinati ai vezzi dei gestori che non rispettano le nostre effettive esigenze e cambiano, a loro piacere, orari già consolidati negli anni, senza nessuna giustificazione, se non l’implicita motivazione che i nostri gruppi non hanno pari diritti dei loro. Le palestre non vengono aperte all’inizio dell’attività per dimenticanze e distrazioni (per non voler pensare peggio), ciò a scapito di bimbi o ragazzi che chiedono solo di poter giocare il loro sport preferito, mentre i gruppi dei gestori iniziano quando vogliono e negli orari che preferiscono, anche se precedentemente nostri. È successo che gli impianti siano stati sporchi, freddi e poco igienici e spesso manca la manutenzione ordinaria.

Ad esempio nella palestra del basket di Finale non c’è stato nessun intervento migliorativo (come previsto nella convenzione d’appalto) e per due anni ci sono state temperature glaciali, dovute semplicemente alla mancata pulizia dei condotti dell’aria calda, mentre il parquet, costato 80.000.000 di vecchie lire, dopo solo cinque anni è fatiscente. La palestra di Massa Finalese l’anno scorso settimanalmente era occupata: 8 ore da noi, 2 da ginnastica per adulti e 4 dai bimbi del calcio, solo in inverno, mentre nei week end era desolata, quindi erano inutilizzati almeno la metà degli spazi disponibili. Eppure, pochi giorni fa, la convenzione è stata rinnovata automaticamente, nonostante, gran parte del lauto contributo in essa presente (oltre 32.000 €) sia per la promozione dello sport.

Da ormai 15 anni collaboriamo con scuole elementari e medie, tenendo corsi assolutamente gratuiti ed organizziamo un numero di partite, tornei, feste, corsi e attività varie assolutamente elevato, ma il nostro impegno non ha mai avuto il giusto rispetto, riconoscimento e sostegno dall’Amministrazione, se si eccettua il periodo di Assessorato di Donatello Zoboli. Le poche sovvenzioni da noi ricevute nel corso degli anni non hanno mai nemmeno pareggiato le sole spese per le palestre comunali, mentre i gestori delle stesse hanno convenzioni che prevedono contributi per la promozione allo sport.

Tutto questo ci porterà alla fine delle attività, alla sparizione dei nostri gruppi giovanili maschili e femminili (ben 10!), all’interruzione della collaborazione con le scuole e, forse, a una riduzione delle spese per lo sport nel Comune, ma è questo l’obiettivo?

C1 girone D

BIGNAMI URBANIA 68-72

ANZOLA : Ferri 8, Ansaloni 6, Albertini 8,
Bianchini 24, Cassinerio 3, Cantore 2,
Pezzi 3, Pozzi 9, Benuzzi, Bergamini 5.
All. Coppeta

URBANIA: Fantinato 34, Di Baldo 4,
Meschino 5, Gambetti 11, Macciaroni 6,
Goldoni 10, Montino 2, Federici, Biagetti,
Smacchia ne. All. Tonucci.

Parziali: 23-17; 39-36; 50-56

VIRTUS E FORTITUDO

Virtus e Fortitudo ko

Domenica da dimenticare per le squadre di basket bolognesi, entrambe sconfitte nelle rispettive gare.

La Fortitudo

Forse è il segnale di qualcosa che sta cambiando, ma chissà se per Frates arriverà il tempo del raccolto. Contro un’Armani che ha ritrovato la salute di Green e la presenza di Garris, e subendo da Schultze schiaffoni che avrebbero steso un elefante, la Climamio ha tenuto il passo e l’equilibrio. Calando nel finale, certamente rimessa sul binario da un tecnico fischiato a Milano. Ma tant’è: più convincente del solito, con un super Belinelli pronto a prendersi responsabilità delicate, e ad assolverle, l’Aquila lascia ad Assago due punti d’oro che le avrebbero portato certezze e tranquillità. Servirebbe tempo, ha ricordato Frates. Ma il tempo è tiranno, da sempre.
Bologna cerca subito di mostrarsi solida, equilibrata. Soffre sotto canestro, dove la ditta Blair&Watson fa sentire i muscoli, come da disposizioni di “guru” Djordjevic. Watson fa impazzire Ress e tiene avanti Milano. Che ha i suoi problemi in regìa, con Garris a due falli in tre minuti e Bulleri a tre in meno di dieci minuti, quando tocca a Lamma, sull’altra sponda appena l’altro ieri. Gli esterni dell’Aquila funzionano: Belinelli tiene in scia Bologna, Shumpert difende concentrato e azzanna Calabria.
Per la sferzata il vecchio Sale sceglie Schultze, che mette due triple in fila per l’allungo vero (21-13 al 7’). Non perde la testa Bologna, cerca e trova i punti di Blu e le triple pesanti di cavaliero, a cavallo tra i primi due quarti. Sono loro a spingere la Climamio all’equilibrio (24-24, 11’10”) con un parziale di 0-5. Ma non c’è pace. Arriva la risposta dell’Armani, ed è durissima: 11-2, sfruttando la vena di Green e Schultze, i recuperi e la maggiore aggressività nell’uno contro uno. In due minuti Milano torna in fuga (35-26). E Bologna, ancora, non si perde d’animo. Edney fa girare la testa a Garris, Belinelli si mangia Calabria e insieme, con la squadra che suda e si sbatte in difesa, raddrizzano (37-34, 16’20” e pausa di riflessione per Djordjevic). Blu (tripla) chiude uno 0-7 per il secondo pareggio (37-37) e puntuale Milano cerca ancora la fuga. Ancora Blu da tre, mentre sotto canestro scricchiolano le ossa di Blair e Thomas. Fortitudo a zona per gli ultimi fuochi del primo tempo. Tra fughe e rientri, a metà la sfida è bella, la Climamio convincente, l’equilibrio totale.
Continua così al rientro (50-50 al 23’) con l’Aquila che costruisce occasioni sul lavoro duro di Thomas (già 12 rimbalzi, fin qui). Shumpert, fin qui buona difesa e mira sbilenca, trova finalmente il canestro. Ma è soprattutto Belinelli a farsi immarcabile, con Garris a impazzire per fermarlo. È show di Supermarco, con un immarcabile terzo quarto da 16 punti che porta anche il massimo vantaggio biancoblù (55-60, 26’). Sedici, alla mezz’ora, anche i rimbalzi offensivi di Bologna, altro segnale in controtendenza. Al rientro Bologna va subito a +7 (62-69), poi Green, ancora lui che era in forse alla vigilia, trova smagliature nella difesa bolognese e trascina i suoi al sorpasso (73-71 al 34’) con un parziale di 11-2.
Belinelli ha fiammate sempre più basse, Blu si spegne. Frates cerca rimedi con la zona, ma Milano affonda con Watson (75-71) e Bologna va in agitazione (un segnale il fallo in attacco, fuori logica, di Shumpert). Cammina sul crinale, l’Aquila: di qua è salvezza, di là caduta libera. Una mano la dà Blair: le sue proteste, apparentemente misurate, dopo il quinto fallo costano un tecnico alla panca Armani e rilanciano Bologna (81-81 col tre su quattro dalla lunetta di Beli. Schultze spara un’altra tripla devastante in faccia a Bluthenthal, che poi spende un fallo inutile su Watson. 87-83, a 39 secondi. Diresti decisiva, non fosse per Edney che ci crede ancora. Ma a 18 secondi dalla fine nessuno lo aiuta e tocca a lui spendere il quinto su Garris. Finsice lì, e il gran lavoro di Beli e Tyus è vanificato.

La Virtus

La Virtus ha finito i miracoli, anche perché stavolta ce ne sarebbe voluto uno enorme. Senza Di Bella e Best, i bianconeri non hanno perso la forza della difesa, ma hanno pagato inevitabilmente in termini di lucidità offensiva. Così, la Benetton in cerca di riscatto si è messa in testa già alla prima pedalata, non è riuscita mai a scappar via davvero, ha tremato pensando di poterla buttare sul traguardo, alla fine ha alzato le braccia con un smorfia di sofferenza sul volto.
Punteggio bassissimo, inevitabile se di mezzo c’è la Virtus, soprattutto questa Virtus rimasta improvvisamente, e con tanta sfortuna, senza i suoi cervelli. Partita male anche, con Bonfiglio ed Evtimov in quintetto, e pochissime idee da dispensare. Treviso si piazza al comando fino al più nove sul finire del quarto (5-14), prima che Markovski inauguri la 1-3-1 e riporti la logica sul parquet con Blizzard da play, Vukcevic e Davison in campo. L’ex canturino, almeno all’inizio, è l’unico preciso da tre (le due squadre chiuderanno con il 38% e il 42% al tiro totale, col 19% e il 24% da tre), quanto basta per riportare il contatto. Lang è un’arma inespressa, e Goree ne approfitta per riempire tabellino e tabellone.
Ma sono briciole, perché gli attacchi non ci prendono mai e al 20’ il punteggio è da brividi (22-24). Più per Treviso s’intende, perché la Virtus di attenuanti da mettere nel piatto ne ha a quintali, mentre i verdi di Blatt, nonostante un filo di vantaggio mai perso, mostrano tante difficoltà. Da questa parte invece, ci vorrebbe uno sforzo in più, un passettino di qualità. Nell’occasione, quello che ne ha di più è Giovannoni, proprio una sua tripla vale l’aggancio al 25’. Ma è nel momento migliore dei bianconeri che la Benetton si sveglia dall’arco, cancellando il terribile zero dalla casella dei tiri da tre (0/11 all’intervallo). Una serie che vale mezza partita, quella di Mordente e Lyday, con Zisis che chiude l’otto a zero (29-37) della nuova accelerata. Markovski ci prova sempre con la zona, aspettandosi qualcosa che non arriva da Drejer.
Treviso, esaltata dal buon momento di Gigli, due triple pure per lui, sembra emettere la sentenza all’inizio degli ultimi dieci minuti (38-48). Ma l’orgoglio non manca, soprattutto a Davison, uno che in questi momenti sa spesso come fare cose piccole e grandi. Due canestri di rapina, uno sfondo preso e la scossa che serve per crederci ancora. Vukcevic non si tira indietro, la Benetton sbaglia anche quello che non si potrebbe. Permettendo ai bianconeri di rosicchiare punto dopo punto il vantaggio.
A 16” dal termine, quando Blizzard rinnova la speranza sul 56-59, la VidiVici deve rimpiangere il 5/11 ai liberi dell’ultimo quarto, e qualche decisione arbitrale non proprio limpida. Ma è ancora lì. Soprattutto se Zisis fa 1/2 dalla lunetta e Giovannoni s’inventa la tripla-miracolo del meno uno (59-60 a 7”). Lyday non si fa spaventare in lunetta, servirebbe un altro missile per il pareggio. Ma Evtimov pasticcia andando a raccogliere la rimessa, è il manifesto del “potrei ma non oggi” di una Virtus per niente ridimensionata dal primo ko stagionale.

Tarozzi & Muleo

sabato, novembre 11, 2006

UNDER 21 ECCELLENZA

Ancora Cortese

Un’Anzola da applausi fa soffrire
la capolista, salvata dal suo bomber



Bologna - Una bella Anzola ha
messo alla frusta la
capolista del campionato
Under 21. La
Fortitudo ha avuto la
forza di recuperare 19
punti in poco più di
dieci minuti e di riuscire
a portare a casa
una vittoria tutt’altro
che facile contro un
avversario che non
s’è mai arreso. Determinante
la prestazione
dell’Mvp Cortese
(27 punti), ma
nelle fasi della rimonta
nel terzo quarto
sono stati preziosi anche
gli apporti del
play Persiani e dell’ala
Giuliani.
Ma andiamo con ordine:
una buona circolazione
di palla
permetteva alla Bignami
di scattare meglio
dai blocchi (8-11
al 4° con 7p. dell’ex
Benuzzi). Grazie alle
triple di Bonetta e
Bergamini la forbice
si allargava (13-21 all'
8°) anche perché la
Climamio sembrava
assopita in difesa. La
svolta sul 23-34: in
contemporanea con
un missile di Benuzzi
(22p. nei primi 20’),
veniva fischiato fallo
a rimbalzo; con i padroni
di casa già col
bonus, gli arbitri decidevano
che andavano
battuti anche
due tiri liberi e sulle
successive veementi
proteste di Ferro, c'era
tecnico + espulsione

per il coach della
Fortitudo. Sul
23-42, la Climamio
passava a zona 2-3 e
Sighinolfi era l'anima
della prima rimonta
(-8 all’intervallo).
Nella ripresa si svegliava
Cortese e proprio
una sua schiacciata
in contropiede
valeva il sorpasso
(61-59 al 25°). Gli
ospiti avevano il merito
di non disunirsi
troppo e nonostante
Benuzzi avesse finito
l’ossigeno ed Albertini
non fosse al top
causa infortunio,
rientravano, in virtù
del passaggio a zone-
press, a -2 (84-82)
nelle battute finali.
Era il solito Cortese a
segnare il +4 e sulla
successiva palla persa
da Albertini calava il
sipario su una gara
comunque splendida
e a tratti spettacolare,
che vedeva Anzola
uscire a testa alta.



C L I M A M I O - B IGNAMI 89-82
(19-24; 43-51; 69-65)


Fortitudo: Sanguinetti 2, Sighinolfi 11, Persiani 15, Cortese 27, Borra 6, Giuliani 15, Vettore 4, Pellacani 2, Chiarini, Somvi 7. All. Ferro.

Anzola: Bergamini 12, Lambertini, Di Tizio 9, Albertini 13, Coppeta 2, Fragomeni, Degli Esposti 13, Bonetta 3, Benazzi 27, Massari 3. All. Brambilla.

giovedì, novembre 09, 2006

BIPOP

Esonerato Pasquali

La società ha annunciato il licenziamento del tecnico, che paga il cattivo inizio di stagione. Al suo posto, nominato Massimiliano Menetti

Reggio Emilia, 9 novembre 2006 - La Bibop Carire Reggio Emilia ha annunciato di aver esonerato il tecnico Renato Pasquali, che paga così il cattivo inizio di campionato che ha visto la sua squadra perdere 4 delle prime 6 partite. Al suo posto, nel ruolo di capo allenatore, è stato nominato Massimiliano Menetti, (nella foto), che avrà come assistente Roberto Breveglieri. Il nuovo staff tecnico biancorosso sarà presentato ufficialmente alle 17.30, presso l'Hotel Astoria.

EUROLEGA

Amsterdam
la Vidivici vola

Netto successo della Virtus in un match valido per il gruppo H della EuroCup


Amsterdam (Olanda), 7 novembre 2006 - Netto successo della VidiVici Bologna in Olanda, in casa dell'Astronauts Amsterdam per 104-51, in un match valido per il gruppo H della EuroCup. Per la Virtus la gara è stata poco più di un allenamento: in vantaggio 13-22 al primo quarto, ha solo aumentato il distacco, sostituendo man mano la panchina ai titolari. Da segnalare due lievi infortuni: Travis Best ha rimediato un colpo alla schiema, e caviglia girata per Kris Lang ''E' stata una partita facile - dice coach Markovski - Credo vada elogiata la nostra serietà. E l'apporto concreto della nostra panchina''

EUROLEGA

Partita la campagna di Russia della Climamio

La formazione bolognese deve vincere per non compromettere la corsa verso le Final Four. Palla a due giovedi' sera alle ore 20.15 locali (le 18.15 italiane, con diretta tv su Sky Sport2)

Roma, 8 novembre 2006 - Sconfitta nelle prime due gare, la Climamio Bologna dovrà cercare di vincere giovedì a Mosca contro la Dynamo per non compromettere eccessivamente la sua corsa verso le Final Four di basket.Match Point-Sisal offre per questa gara il «testa a testa», offrendo i bolognesi a 3.50 ed i russi a 1.20. Palla a due giovedi' sera alle ore 20.15 locali (le 18.15 italiane, con diretta tv su Sky Sport2) per una sfida del Gruppo A di Eurolega di altissimo livello per la Climamio: la vittoria conquistata ai tempi supplementari sull'Eldo Napoli ha dato una forte iniezione di fiducia ai biancoblu', che pure sanno bene non trattarsi di una panacea di tutti i mali. Ora, questa lunga trasferta, seguita da quella di due giorni piu' tardi a Milano sul campo dell'Armani Jeans, sara' un test importante per dimostrare in trasferta quella crescita vista con l'Olympiacos e poi con l'Eldo.

EUROLEGA

Partita la campagna di Russia della Climamio

La formazione bolognese deve vincere per non compromettere la corsa verso le Final Four. Palla a due giovedi' sera alle ore 20.15 locali (le 18.15 italiane, con diretta tv su Sky Sport2)

Roma, 8 novembre 2006 - Sconfitta nelle prime due gare, la Climamio Bologna dovrà cercare di vincere giovedì a Mosca contro la Dynamo per non compromettere eccessivamente la sua corsa verso le Final Four di basket.Match Point-Sisal offre per questa gara il «testa a testa», offrendo i bolognesi a 3.50 ed i russi a 1.20. Palla a due giovedi' sera alle ore 20.15 locali (le 18.15 italiane, con diretta tv su Sky Sport2) per una sfida del Gruppo A di Eurolega di altissimo livello per la Climamio: la vittoria conquistata ai tempi supplementari sull'Eldo Napoli ha dato una forte iniezione di fiducia ai biancoblu', che pure sanno bene non trattarsi di una panacea di tutti i mali. Ora, questa lunga trasferta, seguita da quella di due giorni piu' tardi a Milano sul campo dell'Armani Jeans, sara' un test importante per dimostrare in trasferta quella crescita vista con l'Olympiacos e poi con l'Eldo.

mercoledì, novembre 08, 2006

FORTITUDO

Frates: «Segnali di crescita»


DOMANI CONTRO LA DYNAMO. «Mosca e Milano sono due tappe decisive
Il rapporto tra me e Edney non è cambiato, il suo rendimento sì»




Coach Frates, il successo su
Napoli ha riportato il sereno.


«Vedo la squadra quotidianamente
in allenamento e
mi ero accorto che c’erano
segnali di miglioramento.
La principale novità e che
per la prima volta, rivedendo
il filmato della partita, gli
aspetti positivi pareggiano
quelli negativi. Quando la
bilancia penderà a favore
degli aspetti positivi, allora
saremo di fronte ad una vera
svolta. Vincere, comunque,
fa sempre bene: ora il clima è
più disteso».

Le difficoltà di organico hanno
esaltato la squadra.


«È una regola non scritta.
Mi successe anche l’anno
scorso a Reggio Emilia,
quando affrontammo la
Fortitudo senza Mc Intyre.
Se c’è qualche infortunato,
gli altri giocatori sono portati
a dare il massimo, anche
perchè aumentano i minuti e
diminuiscono le responsabilità.
Senza Belinelli, ci siamo
ritrovati scoperti nel ruolo
di guardia, dove abbiamo
dovuto adattare prima Cavaliero,
poi Shumpert».

Belinelli che si fa male dopo il
taglio di Janicenoks: doppia
sfortuna...


«Non mi piace sentir parlare
di taglio. È un giocatore giovane,
che ha firmato con la
Fortitudo un lungo contratto,
segno della fiducia che
questa società nutre nei suoi
confronti. Personalmente,
lo stimo molto e in estate
appresi con entusiasmo la
notizia del suo acquisto.
Tuttavia, ci sono regole da
rispettare: anche se domenica
lo avessimo avuto a disposizione,
lo avremmo potuto
schierare solo mandando
in tribuna uno degli altri
stranieri».

In quattro giorni, Mosca e
Milano: se potesse scegliere,
quale delle due trasferte preferirebbe
portare a casa?


«Impossibile fare una scelta,
sono due partite ugualmente
importanti: quella di Mosca
per centrare il primo successo
europeo e rimanere in
corsa per la Top 16; quella di
Milano per acquisire continuità
in campionato e dare
un seguito alla vittoria con
Napoli».

L’innesto di un’ala-pivot agevolerebbe
il salto di qualità?


«Il salto di qualità bisogna
farlo con il lavoro in palestra
».

Il rapporto con Edney è cambiato?

«Tra me e lui non è cambiato
nulla. L’unica novità è
che il giocatore si è espresso
meglio rispetto alle gare precedenti
».

Terza giornata di Eurolega:
c’è la Dynamo.


«È una squadra solida, esperta.
Non so ancora se ci
sarà Papadopoulos, un giocatore
chiave per i loro equilibri
interni: stanno facendo
molto bene Hansen e
Popovic e di recente è stato
firmato Eddie Gill, una vecchia
conoscenza della Fortitudo».

Domenica, prima della partita,
i tifosi della curva le hanno
dedicato un coro.


«Con loro non ho mai avuto
problemi. Mi anno sempre
fatto sentire il loro sostegno,
il loro affetto. Si vince anche
per i tifosi. Soprattutto per
loro».

Il viaggio per Mosca è iniziato
con il ritrovo alle 5,45
di stamattina al Marconi: la
squadra arriverà nella capitale
russa dopo lo scalo a
Francoforte e alloggerà nel
quartiere di Khimky, dove è
probabile che riceva la visita
di Gianmarco Pozzecco.
Ancora incerto l’utilizzo di
Marco Belinelli, che comunque
migliora di ora in ora ed
è partito con la squadra.


Gilberto Grassi

martedì, novembre 07, 2006

UNDER 21 ECCELLENZA

CLIMAMIO – BIGNAMI 89 – 82
(19-24; 43-51; 69-65)

Fortitudo: Sanguinetti 2, Sighinolfi 11, Persiani 15, Cortese 27, Borra 6, Giuliani 15, Vettore 4, Pellacani 2, Chiarini, Somvi 7. All. Ferro.

Anzola: Bergamini 12, Lambertini, Di Tizio 9, Albertini 13, Coppeta 2, Fragomeni, Degli Esposti 13, Bonetta 3, Benazzi 27, Massari 3. All. Brambilla.

MEDUSA – GANDINO 113 – 60
(29-13; 55-28; 83-45)

Virtus: Canelo 14, Novi 20, Piccinini 5, Franceschini 8, Bernagozzi, Pederzini 15, Masciadri 16, Quaglia 19, Ramini, Malagoli 9, Mantoan 7. All. Sanguettoli.

Castelmaggiore: Marchi 1, Barsanti 6, Diviach 22, Panzacchi 4, Sergenton, Guizzardi 7, Bellodi 1, Girardi 2, Tartamella 13, Gamberini, Bertuzzi, Rizzi 4. All. Annunziata.

SANTARCANGELO – FALCO AZZURRO 71 - 67
(20-9; 31-24; 47-44)

Santarcangelo: Calisesi 6, Bedetti 10, Babbini 13, Tomassini 3, Galassi 13, Mussoni, Zaghini, Bernabini 7, Del Tito 7, Fornari 12. All. Foschi

Falco Azzurro Ferrara: Ferrari, Virgili 11, Giovanetti 2, Agusto 8, Bariani 6, Mazzola 24, Munari 9, Mastella 7, Sayomi. All. Folchi.

SCUOLA BASKET CAVRIAGO - BIPOP CARIRE 73 - 83

Cavriago: Gala 12, Ghirardini 5, Ottolini 3, Giaroli 6, Gruosso, Onesti, Colombo 23, Giardina 6, Leoni, Reverberi 18. All. Bortesi

Reggiana: Signorelli, Preda 6, Anselmi 15, Mauceri 28, Defant 17, Negri, Ancellotti 9, Bonetta, Landi 2, Altimani, Bytyqi 6, Codeluppi. All. Menozzi.

..."Coach" Ferro ESPULSO (voleva picchiare l'arbitro)...PECCATO...perchè con lui in panca sicuramente avremmo vinto!!!